Un cambio di prospettiva per una riorganizzazione completa dei processi.
Vantaggi finanziari ed efficienza di processo.
Chi entra in un negozio Amplifon, con una prescrizione del medico, oppure con l’intenzione di effettuare la misurazione del livello di udito, deve poter trovare immediatamente il prodotto più adatto alle sue esigenze, e uscire con la soluzione acustica adattata e personalizzata dall’audioprotesista, in prova per un mese.
Il cliente già alla prima visita ha a disposizione in prova un ausilio calibrato sulle sue necessità che, se non risulterà soddisfacente, potrà essere restituito.
In un mercato altamente competitivo, contraddistinto da un’offerta eterogenea e frammentata, il Gruppo Amplifon, nato in Italia nel 1950, si configura come top player e unico attore globale nel settore retail per volumi, fatturato, capillarità della rete distributiva e presenza geografica.
Il Gruppo è oggi presente in EMEA, AMERICA e APAC con oltre 2100 negozi, 3200 “shop-in-shop” e “corner” posizionati in modo capillare presso terzi (farmacie, ottiche e studi medici) e un network di oltre 3.100 punti vendita indiretti, franchisee e negozi affiliati.
Il mercato statunitense, dove forte è la presenza del gruppo grazie ai marchi Miracle Ear ed Elite Hearing Network, è gestito in ottica B2B; la piazza EMEA è gestita in ottica B2C con il presidio diretto dei rifornimenti al network dei punti vendita, da magazzino centrale, come avviene ad esempio in Olanda e in Italia, o da fornitore.
Tutto questo determina una supply chain altamente complessa e obiettivo primario di Amplifon era quello di automatizzare e snellire l’attività di approvvigionamento e logistica al punto vendita.
Alessandro Nobile, EMEA Supply Chain Director, ha condotto un progetto di ottimizzazione della logistica distributiva focalizzato sull’aumento dell’efficienza dei livelli di inventory anche attraverso
un’integrazione spinta fra processi distributivi e di vendita.
Spiega Nobile: “La supply chain di Amplifon non termina con il rifornimento a punto vendita: si tratta di un processo complesso che riguarda anche la gestione della reverse logistics dei prodotti in prova”.
Amplifon ha deciso di rivedere le logiche e i processi operativi e di implementare una suite avanzata per la gestione delle funzioni di Planning e Replenishment.
L’obiettivo era quello di raggiungere l’eccellenza operativa e fornire il massimo livello di servizio al personale attivo a punto vendita, alleggerendolo della gestione di tutte le attività inerenti al riapprovvigionamento e alla logistica.
Grazie a un intervento effettuato a livello di processo, organizzazione e sistemi, Amplifon ha ora il controllo end-to-end della catena e una visibilità completa su tutte le operazioni.
Il software rileva il segnale della domanda direttamente a punto vendita, e permette ai pianificatori Amplifon di identificare i trend di domanda, attivare eventuali segnali di allarme, e migliorare la reattività tra la pianificazione e quello che realmente accade lungo la supply chain.
Dettagliate previsioni della domanda sono alla base della definizione dei livelli ottimali di inventory e sono condivise anche con il reparto Sales & Marketing.
Amplifon è ora in grado di determinare il giusto mix di prodotti in stock e altorotanti (soluzioni uditive, strumenti di connettività, prodotti ausiliari come batterie, accessori per la pulizia, cellulari e cuffie) da inviare a ogni singolo punto vendita, sulla base delle sue specificità, del suo andamento ma anche delle strategie di vendita decise dalla società, e poi procedere al loro replenishment automatico e in ottica push.
L’azienda ha aumentato in maniera sensibile il livello di servizio lungo tutta la catena e, allo stesso tempo, ha ottenuto il giusto bilanciamento fra livelli di stock e valore di immobilizzo.
La capacità di rilevare il segnale di domanda direttamente al punto vendita e di integrarlo con i dati di storico ha permesso ad Amplifon di allocare lo stock in maniera ottimale lungo tutta la catena distributiva, riducendo le scorte del 18% e l’obsolescenza del 40%.
Il livello di servizio ha visto un aumento significativo.
Sono state trasformate le attività di Central Warehousing Planning e di Shop Replenishment e questo ha consentito di migliorare le skills del personale logistico, con la creazione delle nuove figure di Inventory planner e Demand planner.
“Oggi la logistica di filiale è molto più snella” spiega Nobile“e il lavoro del team logistico più qualificato e completamente integrato con le altre funzioni aziendali, aspetto che ne amplifica la capacità di portare reale valore aggiunto lungo tutta la catena”.