7 trend di cui un HR Manager dovrebbe tener conto per il 2024
Il responsabile risorse umane o HR Manager è un professionista sempre più ricercato presso le aziende: ciò vale sia per le multinazionali che per le PMI.
Si occupa di selezionare, gestire e formare il personale, nell’ottica di trovare le figure più adatte per la specifica mansione e di valorizzarle.
Ma quali sono i trend di cui dovrebbe tenere conto per il 2024? Ne parliamo in questo articolo, all’interno del quale potrete trovare una panoramica relativa alle tendenze previste con l’arrivo del nuovo anno.
1. Software gestionale: sempre più indispensabile
Gli sviluppi della digitalizzazione hanno portato all’ideazione di programmi gestionali che risultano decisamente utili per le aziende.
Ciò vale anche per i professionisti che si occupano di risorse umane, per i quali i software hr si rivelano un alleato prezioso. Si tratta di soluzioni che permettono di semplificare e velocizzare le diverse operazioni legate ai dipendenti: dalle presenze/assenze, alla consegna delle buste paga e molto altro ancora.
Per il 2024 il loro utilizzo appare ormai una certezza, complice il fatto che, rispetto a un’opzione come i fogli di calcolo excel ancora piuttosto diffusa, appaiono decisamente più affidabili. Ecco perché si confermeranno di tendenza.
2. Un approccio all’insegna dell’engagement
La diffusione di fenomeni quali Quiet Quitting e Great Resignation sta portando a cambiare atteggiamento verso i dipendenti. La ragione sta nel fatto che la loro insoddisfazione ha fatto registrare una minore produttività.
Nel 2024 gli HR Manager propenederanno per adottare un atteggiamento all’insegna dell’engagement, ovvero del coinvolgimento delle risorse, in cui il lavoratore si trova al centro degli sviluppi, dei processi e delle strategie messe in atto ai vertici.
Un punto di vista olistico, che punterà a un maggiore benessere per la persona, fisico ma anche mentale, a fronte dell’adozione di politiche flessibili e con la possibilità di conseguire percorsi di carriera.
3. L’importanza delle Digital Skills
Le aziende di tutto il mondo, e quelle italiane non fanno eccezione, si trovano a fare i conti con la Transizione Digitale. Un cambiamento epocale, che sta registrando una conversione delle competenze e delle capacità dei lavoratori, i quali dovranno sempre più sviluppare quelle note come Digital Skills.
Le competenze digitali sono suddivise in hard skills, più tecniche, e soft skills, più trasversali: saranno soprattutto quest’ultime l’oggetto dell’azione degli HR Manager nel 2024, tramite l’individuazione di percorsi formativi in grado di rendere dipendenti e lavoratori ancora più qualificati.
4. La formazione al centro di tutto
Lavorare sulla formazione sarà essenziale nel 2024 e non solo per quanto concerne le Digital Skills.
A doversi aggiornare in relazione agli sviluppi delle nuove tecnologie e delle novità del settore saranno in primo luogo proprio gli stessi responsabili delle risorse umane, chiamati a dare l’esempio e a cercare di rendere la realtà per cui lavorano più produttiva.
Si rivelerà utile creare una mappa delle competenze dei dipendenti, identificando quelle da colmare, e al contempo proporre servizi di mentoring e coaching: cruciali per risultare attrattivi nei confronti dei talenti.
5. Intelligenza Artificiale: per il 2024 è previsto il salto di qualità
Il salto fatto in avanti dalle soluzioni relative all’Intelligenza Artificiale è sotto gli occhi di tutti. Non ci sono dubbi che sarà una tendenza di grande attualità nel 2024, dopo gli sviluppi conseguiti nel 2023.
Cosa significherà questo per i comparti HR delle aziende? Grazie ai nuovi strumenti collaboratori e dipendenti potranno concentrarsi maggiormente su attività di tipo strategico, relazionale e umano.
Le tecnologie andranno adoperate con attenzione, tutelando la privacy individuale e non in sostituzione della persona, piuttosto a integrazione. Gli ambiti di applicazione in campo HR saranno soprattutto recruiting, engagement, formazione, raccolta e analisi dei feedback.
6. Smart Working: un fenomeno ancora attuale
Lo smart working ha dimostrato di non essere una misura utile unicamente in periodi particolari come quello della pandemia.
Sebbene diverse aziende abbiano fatto un passo indietro nel suo utilizzo, ce ne sono altrettante che hanno deciso di integrarlo nell’organizzazione del lavoro, rendendolo un driver di engagement e retention.
La sfida, per gli addetti del settore HR, sarà quella di far diventare più efficiente e regolamentato il lavoro agile, a fronte di un’impostazione che vede alla base una cultura fondata sulla fiducia: qualcosa di tutt’altro che semplice da realizzare con le figure che operano a distanza.
Sotto questo punto di vista sarà decisivo dotare il personale degli opportuni software e hardware. Un investimento funzionale e soprattutto necessario.
7. Il ruolo dell’Analytics
La conoscenza è potere, sosteneva già nel Cinquecento il filosofo Francesco Bacone. Una summa che sarà di grande attualità anche nel 2024, complici gli sviluppi legati all’analisi dei dati per i processi relativi alla gestione del personale.
Inutile dire che l’applicazione di tali tecnologie nelle risorse umane è davvero ampia. La cosiddetta HR Analytics si rivela funzionale in ambiti quali formazione, performance management e molto altro ancora.
Servirà inoltre per misurare l’efficacia delle soluzioni adoperate a livello strategico e per ottimizzare la produttività, nonché il benessere, dei dipendenti.