La competenza tecnica non è tutto!
Il collega che ne sa molto meno di te fa sempre una gran bella figura, mai successo?! La competenza tecnica non è tutto.
Lanciamo una velata provocazione.
La nostra scuola per prima, l’università poi, i sistemi di selezione e reclutamento in azienda in ultimo, creano una falsa credenza: che la competenza tecnica sia tutto.
Non è così. Anzi.
Un ottimo controller, un bravissimo ingegnere elettronico e un esperto di relazioni industriali sapranno tutto l’uno di finanza d’impresa, il secondo di tecnologia d’avanguardia, l’ultimo di diritto del lavoro, ma poco importa.
Il mercato lo dà per scontato.
Ti sei laureato, hai frequentato 2 Master, fai continui corsi di aggiornamento e lavori da 10 anni? Beh, se dopo tutto questo non fossi “esperto” sarebbe un bel problema!
Ma tutto questo non basta, anzi.
Cosa significa? Vuol dire che quando avrai trovato lavoro o ti sarai ricollocato sarà più importante non che cosa sai, ma come lo fai.
I dati? Sono importanti, ma non sono tutto
Un esempio.
Tu sei controller e vieni chiamato dall’amministratore delegato per presentare alcuni dati. Vi siete accordati per 30 minuti. Entri e ti dice: “Scusami, ne ho solo 10”. Urca! Devi riprogrammare mentalmente la tua presentazione, arrivare al sodo, riuscire a trasmettere le informazioni importanti per lui e anche per te.
Ti incalza, ti interrompe per fare domande, pone delle obiezioni alle tue analisi.
Se non saprai gestire la comunicazione risultando chiaro, sintetico e autorevole, il Ceo penserà “Ma questo sa di che cosa parla? Sta improvvisando, o cosa?!” e paradossalmente le sue domande andranno sempre più alla ricerca delle sue conferme.
Non solo. Inizierà a pensare che forse neanche i dati sono farina del tuo sacco, ma frutto del lavoro di qualche tuo collaboratore.
Risultato: la tua autorevolezza a picco, la relazione con lui guastata, i tuoi sforzi vanificati.
Inizi a sudare freddo, non ti capaciti, pensi “ma come, i dati sono perfetti!”.
Nessuno ti ha mai insegnato o fatto capire che i dati sono importanti, ma non sono tutto.
Una comunicazione inefficace, che non rende chiare agli altri le tue idee intacca la tua stessa credibilità.
Le tue idee perderanno valore a causa del modo in cui le comunichi: pessimo.
Tu sarai valutato alla stregua della tua comunicazione: pessimo.
E non è tutto! Il collega che ricopre il tuo stesso ruolo in un’altra area di business, e che ne sa molto meno di te, fa sempre una gran bella figura. È strutturato, passa le sue idee e i suoi dati – magari qualitativamente inferiori ai tuoi – meglio di te, arriva al punto, dice poche cose – forse le uniche che sa, al contrario di te che ne sai molte di più – ma le sa dire.
La conoscenza tecnica non conta? Sì certo, e la provocazione finisce qui. Il bello sarebbe una fusione tra te e lui! La preparazione tecnica conta, ma non è abbastanza.
Saper essere e saper fare
Purtroppo le scuole non formano alla cultura del saper essere e del sapere fare, ma solo del sapere.
Le università ignorano questi aspetti o li trattano a livello teorico. Le aziende chiudono il cerchio, perpetuando l’inganno.
Quale inganno? Predicare che sono le capacità delle persone a fare la differenza, ma poi investire poco o nulla nello sviluppo e nella crescita dei propri collaboratori.
Salvo poi assumerli per cosa sanno fare e licenziarli per come lo fanno.