Gestione dell'obsolescenza delle scorte
Gestione dell'obsolescenza
Gestire l'obsolescenza è difficile. Termine che deriva dal verbo latino obsolesere (invecchiare), l'obsolescenza indica come la maggior parte dei prodotti sul mercato cominci a essere superata a un certo punto del proprio ciclo di vita. Cicli di innovazione più brevi, complessità multi-canale e SKU caratterizzate da comportamento "long tail" accelerano l'inevitabile perdita di valore.
La vera abilità nel contesto economico attuale, caratterizzato da un'innovazione spinta, sta nel capire come il valore di una particolare SKU diminuisce (o ne aumenta il costo) in modo da definire una relazione tra l'erosione del profitto e l'ottimizzazione delle scorte.
Secondo un rapporto pubblicato da Nucleus Research (luglio 2015), le aziende possono ottimizzare le scorte con i giusti algoritmi: "Un'azienda ha la possibilità di ottimizzare il magazzino in linea con la domanda del mercato, evitando di erodere il profitto riducendo i costi tramite l'ottimizzazione delle scorte e la riduzione dell'obsolescenza dei prodotti".
Variabilità della perdita di valore
La corretta modellazione dell'obsolescenza del magazzino è molto importante. Talvolta l'algoritmo è semplice, un deterioramento costante o una data limite possono andare bene.
Applicare però una semplice logica uniforme all'obsolescenza non funziona sempre se un item non perde valore in maniera costante. Il valore degli item deperibili, come i farmaci o gli alimenti freschi, degenera più rapidamente all'avvicinarsi della "data di scadenza". Un articolo caratterizzato da andamento "long tail" – come un particolare componente elettronico – può perdere valore in un modo strettamente collegato all'annuncio di una nuova versione in arrivo.
Il caso Tricolor Auto Group
Tricolor Auto Group è un esempio di società con un modello unico di obsolescenza e la necessità di minimizzare i costi relativi. L'azienda gestisce 17 concessionarie in tutto il Texas e l'Oklahoma con l'obiettivo di fornire condizioni economiche migliori rispetto ai concorrenti.
Le automobili si deprezzano nel corso del tempo, e la combinazione tra debito e investimento indica che i tassi di interesse e i costi di Tricolor crescono quanto più le auto sono tenute a magazzino. Inoltre, mentre un'auto usata viene ricondizionata in base alle esigenze della marca e del modello, il tasso di interesse sul costo di ricondizionamento non cresce alla stessa velocità rispetto al costo originario della vettura.
Queste variabili rendono difficile per Tricolor calcolare i livelli ottimali di scorte che permettono di rivendere le auto al loro valore massimo, continuando a mantenere un livello sufficiente di scorte delle auto richieste per soddisfare la domanda del mercato. Per modellare queste particolari curve di accelerazione, e per calcolare gli interessi sul costo di ricondizionamento per ogni veicolo, Tricolor ha introdotto nel suo software di pianificazione della supply chain modelli e algoritmi di obsolescenza.
"Questi algoritmi per il calcolo dell'obsolescenza non standard forniscono alle aziende un modo sofisticato per massimizzare i profitti dei prodotti nel loro ciclo di vita", afferma Nucleus. "Utilizzando algoritmi di obsolescenza non standard, Tricolor ha potuto migliorare l'accuratezza delle previsioni di vendita e ottimizzare le scorte per mantenere il suo livello di servizio, evitando sia i costi di obsolescenza che le mancate vendite."
In soli tre mesi dall'implementazione del nuovo modello di gestione, Tricolor ha ridotto i costi di giacenza e di obsolescenza del 20 per cento. Secondo Rebecca Roberts, VP Operations, "Siamo davvero soddisfatti per aver ottenuto già un risparmio del 20% nelle giacenze, e ci aspettiamo di ottenere ulteriori benefici nel tempo".
