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Bolgheri e i vini toscani

Bolgheri e i vini toscani

Il settore enogastronomico, in Italia, è in forte espansione, nonostante la crisi attraverso la quale il Paese è passato e nella quale sta ancora faticosamente arrancando.

Soprattutto per quanto riguarda i vini, i successi italiani sia sul territorio sia all'estero sono stati, negli ultimi anni, numerosi ed importanti. Questo sia grazie ad ottime annate ed all'esperienza e alla qualità in continua miglioria delle scienze agricole autoctone, sia per un cresciuto interesse della popolazione verso il mondo del vino di qualità, la cucina tipica e tradizionale e gli abbinamenti gastro-enologici. Una regione alla quale si deve, in particolar modo, rendere merito di aver contribuito al raggiungimento di altissimi standard qualitativi è la Toscana, che produce alcuni dei vini più interessanti e pregiati d'Italia.

Bolgheri: storia, arte e cultura nel rispetto della Natura

Bolgheri fu, nell'antichità, un importante insediamento militare, volto alla protezione del territorio contro gli attacchi delle truppe bizantine provenienti dalla Sardegna. I militari addetti a questo scopo erano Bulgari, da qui il nome del paese. Il perno del paese, nonché monumento più importante attorno al quale si sviluppa tutta la zona di interesse storico e culturale di Bolgheri, è il Castello Medievale. Pur essendo stato, nel corso dei secoli, ristrutturato e modificato diverse volte, tutt'oggi mantiene alcune caratteristiche tipiche dell'architettura medievale, riscontrabili soprattutto nella maestosità delle forme, nella grandezza, nella struttura geometrica e quadrata delle torri in netto contrasto con gli archi eleganti e nobiliari delle affacciature. Attorno al Castello si sviluppa il borgo, una delle tante perle dell'arte e della cultura italiana, polo d'interesse della zona per gli appassionati di storia antica. Famoso e conosciuto anche il Viale dei Cipressi, che porta dal Castello, posto su una collina, fino al paese, ombreggiando la passeggiata. Bolgheri è famoso anche per la sua riserva faunistica, una vera e propria oasi naturale, istituita e conservata nel tempo a protezione di importanti specie di piante ed animali. La riserva, istituita agli inizi degli anni '60, è stata riconosciuta Oasi del WWF e, dal '68, si occupa di offrire a flora e fauna locale una zona dove proliferare e vivere in armonia. L'oasi naturale fa parte della Maremma e ne conserva tutte le caratteristiche di base, anche se è stata funzionalizzata e modificata per diventare l'habitat perfetto per: conigli, caprioli, cinghiali, scoiattoli, storni, gufi, germani reali. Inoltre, nel parco si possono ammirare numerosi ginepri, lecci, pini e frassini, che crescono rigogliosi in maniera spontanea e naturale. 

Bolgheri: patria di buon vino

L'economia di Bolgheri si basa principalmente sulla produzione del vino. La vicinanza con la grande pianura toscana offre la possibilità di ampie pezzature di terreno coltivate a vigna. L'esperienza e l'amore per la terra, tipica dei popoli con forte ed intensa formazione contadina e retaggio culturale agricolo, ha permesso, negli anni, la nascita e la coltivazione di vitigni pregiati, che hanno riscosso successo tanto in Italia quanto all'estero. La zona di Bolgheri, agrariamente parlando, è caratterizzata da terre fertili e mature, ricche di sostanze nutritive. Il terreno maremmano è soffice e spugnoso, alveolato, in modo da permettere un buon attecchimento delle radici e un'ottimale passaggio e filtraggio di acqua e sostanze nutritive. Questo, unitamente al clima toscano piuttosto mite e asciutto, è stato fondamentale per il buon sviluppo di importanti vitigni. Tra i più pregiati si ricorda il Merlot, il Cabernet ed il Petit Verdot. La più importante azienda vinicola di Bolgheri è, sicuramente, la Tenuta San Guido, produttrice del prestigioso vino Sassicaia. 

Il Sassicaia di Bolgheri DOC: un Bordeaux all'italiana

Il vino Sassicaia Bolgheri, di proprietà e produzione della Tenuta San Guido, fa il suo ingresso trionfale nel mercato enologico nel 1968, grazie ad un lavoro ed uno studio, durato anni, di Mario Incisa della Rocchetta. La selezione effettuata dal Marchese si basò sulla volontà di creare un rosso intenso e brillante, dal gusto morbido, avvolgente, vellutato e caldo, che ricordasse nei profumi e negli intenti il celeberrimo Bordeaux, ma con meno aggressività e meno retrogusto legnoso. L'intenzione si è trasformata in realtà perché, ad oggi, il Sassicaia di Bolgheri è uno dei vini più apprezzati sia a livello nazionale che internazionale. Nel tempo è stato perfezionato, soprattutto per quanto riguarda i tempi e i modi di invecchiamento e, ad oggi, è un rosso da carne, rubino-granata, fermo e deciso ma senza eccessi né retrogusti aggressivi. 

Gli altri vini di Bolgheri

Se il Sassicaia Bolgheri DOC è, sicuramente, il vino più importante della zona di Bolgheri, esistono altre etichette prestigiose prodotte in questa zona maremmana, dove pianura e mare si incontrano. Tra questi ci sono:

  • Camarcanda Bolgheri DOC: da vitigni di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, un rosso da antipasto perfetto se abbinato a salumi e formaggi, fortemente aromatizzato dal profumo dei frutti rossi del sottobosco, consigliato anche come vino da meditazione per le tarde ore pomeridiane
  • Vermentino Guado al Tasso Bolgheri DOC, un bianco da aperitivo e pesce, paglierino, cupo, con riflessi muschiati verde-intensi e bruni, leggero e fresco con un aleggiante sentore d'agrume alla fine
  • Bolgheri Barone Ricasoli DOC, da vitigni Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, un rosso intenso e corposo da salumi e selvaggina, dalla personalità imponente, con picchi di more, lampone e liquirizia e con scia di cannella finale, lunga e persistente 

Eccellenza italiana

Gli standard qualitativi raggiunti da Bolgheri DOC sono stati riconosciuti in tutto il mondo. All'estero sono molto apprezzate le etichette Bolgheri, così come i vini toscani in particolare e italiani in generale. Il settore enologico italiano è in netta e continua espansione. Gli assaggi alle competizioni internazionali sono, ogni volta, forieri di nuovi successi. Negli ultimi anni, in diversi settori enologici, incluso quello dello spumante, in più di un'occasione l'Italia ha spodestato la Francia e il suo champagne. L'enologia è una branca dell'economia italiana da tenere d'occhio, perché potrebbe riservare interessanti sorprese in un vicino futuro: in termini di creazione di nuova occupazione, di sviluppo produttivo e di introiti ottenuti dall'esportazione.

Venerdì, 09 Febbraio 2018. Postato in Life Style, Marketing vendite

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