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Coworking tendenza in aumento?

Coworking tendenza in aumento?

Web e lavoro: il fenomeno del coworking

Il web ha modificato in profondità le nostre abitudini quotidiane. E non solo. Una delle conseguenze più rilevanti della rivoluzione digitale è stata quella di dare vita a nuove professioni lavorative, legate alle straordinarie potenzialità della tecnologia internet. Professioni da svolgere direttamente al computer o sul proprio tablet, o su qualunque altro supporto elettronico in grado di portare a termine l'elaborazione di calcoli.

Di pari passo con la nascita delle nuove professioni è andata sviluppandosi una nuova filosofia lavorativa nota come "coworking", consistente nella condivisione di spazi appositi, attrezzati ad hoc e dotati di un certo livello di comfort, da parte di tutti quei soggetti impegnati nel portare a termine progetti e prestazioni lavorative direttamente dai propri dispositivi elettronici.

Una tendenza, quella del coworking, dimostratasi valida e vincente, con la nascita di nuovi spazi lavorativi nei quali gli individui hanno la possibilità di condividere esperienze e opinioni, creare sinergie ed eventualmente collaborazioni, pur non essendo legati da alcun vincolo lavorativo. E sono proprio queste le motivazioni che hanno portato al successo del fenomeno, una concezione del tutto nuova del lavoro in sé e per sé.

Alla luce di tutto ciò, cerchiamo di riassumere l'evolversi della tendenza con un maggiore livello di approfondimento, così da comprendere le modalità attraverso le quali la stessa è venuta a consolidarsi.

Coworking: generalità e cenni storici

Il concetto di coworking si è sviluppato in linea parallela con la nascita delle professioni digitali freelance. Si potrebbe affermare che senza la rivoluzione informatica, iniziata grosso modo nei primi anni '90 (con la messa in commercio di sistemi operativi a prezzi accessibili e popolari), difficilmente il fenomeno del coworking avrebbe avuto la possibilità di consolidarsi con una simile efficacia.

Nulla di più giusto. La maggiore indipendenza garantita da uno strumento come il personal computer, capace di consentire lo svolgimento di una vasta gamma di processi elettronici, ha modificato la concezione di "lavoro" in modo non indifferente: di colpo, le classiche professioni da ufficio sono state affiancate (non ancora sostituite del tutto, ovviamente) dallo svolgimento di quelle stesse professioni in maniera distaccata, indipendente dalle effettive dinamiche sussistenti all'interno di una qualsiasi organizzazione lavorativa.

I dipendenti delle aziende hanno iniziato a lavorare da casa o in viaggio, aprendosi ad esperienze lavorative del tutto nuove. La nascita degli spazi di coworking risale proprio a questo periodo di fermento, in grado di produrre i suoi effetti a partire dai primi anni 2000. L'invenzione della prima area di coworking, infatti, risale al 2005, quando Brad Neuberg, all'epoca programmatore, sentì la necessità di creare uno spazio lavorativo confortevole in cui condividere le proprie esperienze condotte in qualità di lavoratore indipendente.

L'esigenza di Neuberg si trasformò in realtà San Francisco, città californiana che per prima ha visto nascere all'interno della sua area urbana uno spazio di coworking. Da allora la tendenza del fenomeno è in costante aumento, una crescita inarrestabile e resa possibile dalla combinazione di fattori differenti.

I motivi dietro al successo del coworking

Abbiamo compreso come la tendenza del coworking sia attraversata da una crescita esponenziale. Dal lontano 2005, infatti, gli spazi adibiti allo svolgimento di professioni in modalità "cooperativa ma indipendente" si sono letteralmente moltiplicati. Ma quali sono i reali motivi alla base del successo costante del fenomeno? In che modo la tendenza intercettata da Neuberg ha avuto modo di consolidarsi?

Partendo da un ragionamento attorno alle cause che hanno portato al consolidamento del coworking, un primo fattore che ha contribuito a favorire il successo del fenomeno è stato il netto aumento delle connessioni digitali.

Se in passato la rete internet era considerata un privilegio, un bene a disposizione di pochi eletti e usufruibile esclusivamente da aziende e soggetti abbienti, col tempo si è assistito a un progressivo abbattimento dei costi associato a una maggiore semplificazione del funzionamento della rete stessa. Una semplificazione che, di fatto, ha portato alla diffusione capillare della tecnologia web, anche nei luoghi più remoti della Terra.

Una delle tante conseguenze della diffusione della rete internet è stata proprio la nascita di spazi lavorativi creati ad hoc per le professioni digital. Da questo punto di vista, il coworking ha avuto modo di consolidarsi grazie a un secondo fattore essenziale: la diminuzione dei costi di accesso alla rete.

Come riportato in precedenza, in passato l'internet era una risorsa preziosa e... costosa. Una preziosità, quella della rete, che non è mai stata messa in discussione, a differenza dei suoi costi, una questione per cui informatici, sviluppatori e programmatori si sono sempre battuti: internet deve e dovrà essere sempre accessibile all'intera umanità in maniera gratuita, se non a costi irrisori.

Un bene essenziale, dunque, una sorta di risorsa di prima necessità che ha facilitato enormemente la diffusione di mezzi, tecnologie e professioni lavorative del tutto innovative, gran parte delle quali legate alla sfera del coworking.
Un terzo fattore che ha contribuito all'aumento della tendenza del coworking è l'estrema semplicità della sua formula. Aprire uno spazio lavorativo condiviso prevede costi irrisori: è sufficiente noleggiare o acquistare un locale di ampiezza variabile, investire in arredi come tavoli, tavolini, poltrone e divani, creare allacci per la rete elettrica e digitale e il gioco è fatto.

Un meccanismo semplice e versatile, quello del coworking, adottato ovunque e senza alcuna distinzione, a dimostrazione di come l'intuizione di Neuberg sia stata frutto di un'esigenza tutt'altro che personale, ma condivisa all'unanimità dal mondo intero.

Lunedì, 20 Gennaio 2020. Postato in Gestione Aziendale, Hard Skill

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