Vendere all’estero al minor prezzo? Si può fare, con le dichiarazioni di origine merce
In tempi difficili in cui il mercato interno è avaro di “soddisfazioni”, le aziende si chiedono spesso se può valere la pena vendere i propri prodotti all’estero.
Al di là delle valutazioni interne di fattibilità e sostenibilità, molte aziende non sanno o non valutano attentamente i vantaggi in termini economici derivanti dalla presenza di accordi commerciali di libero scambio tra diversi paesi.
Se la propria merce ha origine preferenziale, si ha diritto ad agevolazioni sui dazi doganali di importazione nel paese di destino e ciò si traduce in prezzi più contenuti con cui presentarsi sul mercato estero; e questa è spesso la condizione che determina il successo o il fallimento dell’intero investimento.
Perché un prodotto possa avere origine preferenziale, è necessario che lo sia anche ciascun componente di cui esso è costituito; questo vuol dire che deve essere l’esportatore a richiedere ai propri fornitori il Certificato o Dichiarazione di Origine della Merce (DOM).
Come verificare se possiamo sfruttare tali accordi commerciali e ottenere le Dichiarazioni Origine Merce dai nostri fornitori?
Quali sono le condizioni necessarie perché la merce possa avere origine preferenziale?
Gli step da seguire, schematizzati in un’infografica, sono pochi ma per nulla banali e per questo occorre uno strumento informatico che possa automatizzare e snellire tutto il processo di raccolta e gestione delle Certificazioni di origine della merce.
Gestendo gli ordini verso i fornitori e digitalizzando quindi la Supply Chain, IUNGO possiede infatti un database di informazioni utili per la gestione delle richieste di dichiarazione di origine. Tali informazioni vengono facilmente raccolte tramite la IUNGOmail.
Cosa viene richiesto ai fornitori?
- Paese di Origine dell’articolo
- Origine preferenziale o non preferenziale
- Data di inizio e fine di validità della dichiarazione
IUNGO permette quindi di monitorare anche le scadenze delle DOM per ciascuna riga di ciascun ordine, sollevando il buyer da attività ripetitive e non a valore aggiunto.
I vantaggi:
- Eliminazione delle attività a basso valore aggiunto
- Disponibilità di certificazioni sempre aggiornate
- Immediata corrispondenza tra i codici articolo e le relative dichiarazioni
- Una sola interfaccia per la raccolta delle dichiarazioni