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Le Soft Skill del futuro

Le Soft Skill del futuro

L’importanza delle competenze trasversali nel mondo del lavoro che verrà

“I successi lavorativi di lungo termine di una persona dipendono per 75% dalle sue capacità personali e relazionali e solo per il 25% da quelle tecniche

  • Cosa sono le soft skill?

Le soft skill sono competenze “trasversali” di natura cognitivo-relazionale e comunicativa, facenti parte sia del carattere stesso di una persona sia come abilità interpersonali allenabili.

Sono pertanto l’insieme di "qualità professionali di un individuo in termini di conoscenze, capacità e abilità, doti professionali e personali, atteggiamenti", e diventano oggi il vero valore aggiunto che lo stesso possa esprimere nel contesto lavorativo.

Data la grande importanza che stanno assumendo oggigiorno nei luoghi di lavoro, è bene cominciare ad affinarle il prima possibile, anche durante gli studi.

  • Soft skill e mondo del lavoro: cosa chiedono le aziende

Recenti ricerche condotte dalle più importanti società di selezione del personale col supporto delle Università, attraverso i loro dipartimenti di sociologia e psicologia, evidenziano come le aziende siano sempre più interessate e sensibili al tema delle competenze trasversali, a cui riconosco oramai un’importanza ed un ruolo fondamentali, indipendentemente dal livello e responsabilità del collaboratore, partendo da figure “executive” sino ad arrivare a profili “operativi”.

Alle soft skill viene anche riconosciuta un’importanza specifica per la realizzazione del cambiamento e dell’innovazione.

  • Uno sguardo al futuro

Quali saranno le soft skill più richieste nei prossimi anni?

Nei prossimi anni le aziende saranno sempre interessate ad avere collaboratori che posseggono specifiche competenze trasversali a tutti i ruoli ed al contesto organizzativo, come presupposto necessario per rimanere al passo con le esigenze evolutive dello scenario economico e sociale.

Gli studi e le analisi condotte a riguardo offrono numerosi spazi di riflessione.

L’agilità, intesa come l’essere capaci di svolgere più attività contemporaneamente e generare idee valide e innovative per il proprio contesto, è sicuramente una caratteristica desiderabile.

Ma le aziende segnalano anche l’esigenza di etica professionale come capacità di valutare l’impatto delle proprie azioni sugli altri nel rispetto di norme giuridiche e morali come caratteristica essenziale per il futuro.

Infine, date le attuali condizioni lavorative altamente instabili, la capacità di adattamento e veloce integrazione nel contesto lavorativo di riferimento diventano essenziali per individuare velocemente i corretti referenti e avviare collaborazioni proficue.

Tra le competenze ritenute come necessarie per il futuro, a livello generale si segnalano la capacità di multitaskingl’etica professionale e il pensiero ideativo come le caratteristiche più rilevanti per l’affermazione nello scenario economico dei prossimi anni.

Le aziende pertanto definiranno i propri modelli di competenze e le soft skill necessarie sulla base di quanto richiesto per i ruoli presenti in tutti i contesti lavorativi.

Questi modelli di competenze costituiranno la base su cui impostare sia i processi di selezione e ingresso che di valutazione del potenziale e sviluppo interno, nonché gli eventuali programmi di coaching e formazione differenziati per i vari ruoli.

Sul piano individuale, invece, i candidati che intendono proporsi alle aziende, grazie a queste analisi, sanno ora quali sono le caratteristiche ricercate e quali sono le competenze da sviluppare per avere maggiori possibilità di crescita all’interno dei contesti organizzativi.

Lo sviluppo delle competenze trasversali dovrebbe partire già dai livelli di istruzione superiore, università e master, così da ridurre lo scarto tra le richieste e le reali capacità dei singoli, individuando i talenti al di là delle competenze tecniche specifiche e facilitare così l’integrazione delle risorse e il reale sviluppo del potenziale delle aziende.

  • Le soft skill si acquisiscono?

Le competenze trasversali, al pari delle competenze tecnico-realizzative (hard skill), si possono acquisire attraverso un’attività di vero e proprio allenamento.

Il coaching, attraverso la sua metodologia, è uno strumento estremamente efficace per acquisire e sviluppare queste competenze che hanno natura sostanzialmente relazionale e comunicativa, e che trovano la loro tipica espressione nei comportamenti agiti dalle persone.

Il coaching, con l’utilizzo di “palestre”, simulazioni, role play e altre specifiche tecniche, aiuta a modificare e migliorare tali comportamenti che di fatto sostanziano queste competenze “soft”.

 Pertanto, i percorsi di coaching studiati e mirati nei singoli contesti aziendali, si sono rivelati estremamente utili quale strumento di crescita e di cambiamento, sia dell’organizzazione che dei singoli collaboratori, apportando anche significativi incrementi nei livelli di produttività.

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