Lo strumento di Horizon 2020 che finanzia le PMI
Lo Strumento PMI è una nuova misura specifica creata a favore delle piccole e medie imprese all'interno di HORIZON 2020 - il nuovo programma di finanziamento a gestione diretta della Commissione europea per la ricerca e l'innovazione.
Tale strumento intende rivolgersi a tutte le piccole e medie imprese, che sviluppano innovazione (di prodotto, di servizio, di processo e di business model) al fine di guadagnare competitività sui mercati nazionali e internazionali. Il suo scopo è incoraggiare la partecipazione delle PMI al programma e valorizzare il loro potenziale innovativo, rendendo i meccanismi di finanziamento più semplici e rispondenti alle loro necessità.
La particolarità di questo strumento finanziario, infatti, risiede nel fatto che le imprese possono presentare i progetti anche singolarmente e non necessariamente con aziende partner, come previsto nella maggioranza dei progetti europei. Le reti d'impresa potranno partecipare solo se possiedono personalità giuridica e se hanno le caratteristiche di PMI.
Il modello al quale si ispira lo strumento è lo SBIR (Small Business Innovation Research), nato negli Stati Uniti per migliorare la competitività attraverso la promozione di piccole imprese ad alta tecnologia. Le giovani imprese, pur contribuendo in maniera fondamentale alla crescita e all'occupazione, incontrano spesso difficoltà nel reperire i fondi necessari a finanziare le sperimentazioni. Riservare loro una quota dei finanziamenti destinati alla ricerca e all'innovazione può costituire uno strumento importante per risolvere questa criticità.
Come nel modello SBIR, anche nel nuovo strumento è previsto che solo le PMI possano partecipare al bando di finanziamento e che il supporto avvenga in tre fasi, a copertura dell'intero ciclo di innovazione. L'impresa riceve un primo finanziamento per predisporre un'analisi di fattibilità tecnico-scientifica del progetto. Se il progetto dimostra di avere potenziale tecnologico e commerciale, l'impresa riceve un ulteriore finanziamento per svilupparlo fino alla fase di dimostrazione.
Le tre fasi del ciclo di innovazione
Lo Strumento per le PMI è costituito da tre fasi separate e i candidati potranno presentare le proprie candidature sia per accedere alla fase 1 che alla fase 2.
La Fase 1 "Studio di fattibilità"
è dedicata alla valutazione di fattibilità del progetto. Per questa Fase il programma mette a disposizione una somma forfettaria di 50.000 €, sempre nella forma dei finanziamenti a fondo perduto, per effettuare uno studio di fattibilità e verificare, appunto, le concrete possibilità di realizzare il progetto. L'attività potrà, ad esempio, comprendere: valutazione dei rischi, studi di mercato, coinvolgimento degli utenti, gestione della proprietà intellettuale (IP), sviluppo di strategie di innovazione, ricerca partner, studi circa la fattibilità dell'idea progettuale per stabilire un progetto solido ad alto potenziale di innovazione, coerente e coordinato alla strategia aziendale e con una dimensione europea.
Il progetto avrà una durata di 6 mesi e ogni impresa potrà proporre un solo progetto nel corso dell'anno.
Proposte ricevute per la fase 1 – giugno 2015 suddivise per paese
La Fase 2 "Innovazione"
ha ad oggetto la dimostrazione, la prima applicazione commerciale, la ricerca e lo sviluppo dell'innovazione; si tratta del progetto vero e proprio, della realizzazione dell'idea progettuale e dello sviluppo di nuovi (o migliorati) prodotti, servizi o tecnologie innovative, pronte per essere commercializzate. L'azienda dovrà dimostrare, nel progetto, che la propria idea potrà essere lanciata e distribuita sul mercato.
Questa fase ha una durata superiore, 1-2 anni, durante i quali il proponente dovrà procedere alla dimostrazione, al testing, al pilotaggio, scaling up e miniaturizzazione dell'innovazione. E' previsto un contributo a fondo perduto pari al 70% (eccezionalmente fino al 100 % laddove la componente di ricerca sia fortemente presente) dei costi diretti e al 25% dei costi indiretti per importi variabili tra 500.000 euro e 2,5 milioni di euro, contributi riconoscibili a rendicontazione degli stati di avanzamento lavori.
A ciascun beneficiario sarà offerto un sostegno di business coaching durante la Fase 1 (fino a 3 giorni di coaching) e la Fase 2 (fino a 12 giorni), in aggiunta al contributo offerto.
Proposte ricevute per la fase 2 – giugno 2015 suddivise per paese
infine Fase 3 "Commercializzazione"
dedicata alla commercializzazione dell'idea e quindi al lancio della stessa sul mercato, è una fase in cui l'Unione Europea non fornisce finanziamenti ma interviene mettendo a disposizione dell'ente proponente servizi a supporto, come servizi di formazione, tutoraggio e facilitazioni nell'accesso al capitale di rischio, attività per sviluppare il proprio network ecc.
L'azienda che desidera partecipare allo Strumento per le PMI aderendo a una Call (bando) potrà quindi proporre domanda per ciascuna fase o solo per la prima e attendere la sua conclusione prima di proporsi per la seconda fase.
Le tre fasi non sono necessarie e/o propedeutiche l'una rispetto all'altra. Ogni partecipante, ove abbia eseguito una pianificazione strategica che analizzi la fattibilità del progetto, ne individui rischi e potenzialità e abbia già definito, anche se in forma embrionale, un piano di commercializzazione, potrà partecipare direttamente alla Fase 2 del Programma, nell'ambito del quale tuttavia gli sarà chiesto di fornire dati e numeri che si presumono essere il frutto della Fase 1, sia essa stata realizzata e finanziata dal programma, sia essa stata compiuta autonomamente dall'impresa.
Le calls dello SME Instrument sono continuamente aperte ed, in generale, organizzate con 4 date di cut-off per anno. Le applicazioni possono essere sottomesse in qualsiasi momento. Le proposte sono valutate in lotti dopo ogni scadenza intermedia. I progetti saranno valutati sulla base di tre criteri fondamentali: Eccellenza, Impatto, Qualità ed Efficienza nell'implementazione.