Le strade nuove e il sistema dei palazzi dei rolli di Genova
L'Italia è un crogiolo di ricchezze artistiche e architettoniche. Ogni singola citta conserva infatti tutta la grandezza che ha acquisito nel corso della propria lunga storia, grazie a statue, piazze, opere all'aperto, ma anche musei e dimore splendide.
Un luogo di eccezione, nonché un caso più unico che singolare, per ciò che concerne i palazzi e le ville antiche è la città di Genova.
La Superba, come fu soprannominata diversi secoli fa, è stata nel Medioevo una Repubblica Marinara tra le più potenti: grazie al Golfo sul quale affaccia, mediante il quale si attuavano scambi commerciali di grande valore, Genova ha ottenuto l'autonomia politica.
In virtù di questo grande ruolo politico e commerciale - e grazie alle sue bellezze naturali - non è difficile immaginare che la città fosse spesso oggetto di visite ufficiali da parte di nobili e rappresentanti di altri Paesi, che si recavano in città anche in vesti ufficiali e non solo per visite personali.
Fu proprio per questo motivo che, a metà del Cinquecento circa, la famiglia Doria decise di istituire i Rolli, il cui termine può essere inteso come "ruoli" e quindi "elenchi", secondo la lingua dell'epoca.
I Rolli: un complesso architettonico per ospitare personalità influenti
Come già detto, la progettazione dei Rolli di Genova rientra in un piano che non ha precedenti nella storia, e che può essere inteso come una sorta di modello arcaico di "catena di hotel".
L'obiettivo dei Rolli, grandi palazzi di stile generalmente Rinascimentale o Barocco, era infatti quello di accogliere nobili e rappresentanti provenienti da ogni parte del mondo. I Rolli, al tempo, rappresentavano lo Stato e dovevano essere molto accoglienti, per guadagnare l'apprezzamento e il rispetto degli ospiti.
Successivamente, prima che essi cadessero in disuso (circa 250 anni dopo la loro istituzione), essi potevano essere utilizzati anche da esponenti della cultura europea per sopralluoghi artistici e visite a precise gallerie.
Il numero di palazzi che hanno svolto questa funzione non è per nulla esiguo: si tratta di circa 150 dimore, collocate per lo più nella zona del centro storico, a ridosso del mare, e che oggi affascinano e stupiscono come allora. La maggior parte di essi è ancora esistente e conserva la struttura originaria.
La storia dei Rolli e delle Strade Nuove
Alcuni dei palazzi, soprattutto quelli appartenenti alla prima iscrizione alla lista di tali alloggiamenti pubblici, esistevano da ancor prima che la famiglia Doria decidesse di utilizzarli per gli scopi di cui sopra; altri palazzi, al contrario, furono costruiti ex novo.
È particolare sottolineare il fatto che Andrea Dente coinvolse nell'opera di ristrutturazione urbanistica, già messa in atto con la ricostruzione delle mura della città, anche le strade che avrebbero dovuto consentire l'accesso ai futuri Rolli. Le strade in questione, in particolare, sono oggi conosciute come Via Garibaldi e Via Balbi.
I criteri che permettevano a un palazzo di essere incluso nel Sistema dei Rolli e che consentivano la costruzione di nuovi edifici per quel preciso scopo erano particolarmente stringenti: ogni villa, infatti, doveva essere ornata da uno scalone d'ingresso evidente e spettacolare, anticipata da un sontuoso cortile, con il preciso scopo di impressionare gli ospiti in ingresso; in seguito si accedeva a giardini ampi e curati che permettevano l'accesso alle stanze vere e proprie, le quali dovevano essere riccamente ornate in assonanza con lo stile della dimora.
Naturalmente, sia a causa della posizione (alcuni dei palazzi, infatti, godono di uno splendido panorama sul mare, mentre altri sono localizzati in direzione dell'entroterra) che delle bellezze artistiche, i palazzi furono suddivisi in bussoli, ovvero gruppi che comprendevano edifici qualitativamente affini, e che erano finalizzati a ospitare precise figure provenienti dall'estero. Per questo motivo, vi erano bussoli che comprendevano dimore adatte a ospitare cardinali, altri specifici per viceré, altri ancora per feudatari e così via.
Ogni singolo palazzo, inoltre, era affidato dai Doria a una casata importante di Genova; quando in città si preannunciava l'arrivo di una certa figura, all'interno del bussolo corrispondente veniva sorteggiato il palazzo incaricato a ospitare tale personalità.
I Rolli e le Strade Nuove patrimonio dell'UNESCO
Nel 2006, durante una riunione di rappresentanti dell'UNESCO a Vilnius, 42 degli antichi Rolli sono stati dichiarati Patrimono dell'umanità. L'UNESCO ha motivato la scelta asserendo che il prestigio di questi edifici è dato non solo dal loro aspetto architettonico e culturale, ma anche dell'importante ruolo che hanno affidato alla città di Genova, la quale diventò un polo di ritrovo fondamentale per la politica europea.
Dal punto di vista architettonico, inoltre, è da notare che i Rolli mostrano con evidenza sia il passaggio che si è avuto dallo stile Rinascimentale a quello Barocco, sia l'esigenza di sviluppare le dimore in verticale e su più livelli (pratica che al tempo non era molto diffusa) a causa della particolare conformazione del territorio genovese.
La celebrazione attuale del patrimonio rappresentato dai Rolli
Per celebrare l'iscrizione dei Rolli e delle Strade Nuove al patrimonio dell'UNESCO, a partire dal 2009, un weekend di maggio e uno di settembre vengono destinati all'apertura al pubblico di tutti gli edifici iscritti alle liste cinquecentesche, sia quelli privati che quelli statali. La presentazione delle sale e dei luoghi, che riscuote ogni anno molto successo tra i genovesi e non, è affidata agli studenti dell'Università.