La dimora napoleonica dell'Elba
Dopo la rovinosa campagna di Russia e la sconfitta di Lipsia, Napoleone Bonaparte visse in esilio all'isola d'Elba, nel lasso di tempo che va dal maggio 1814 al febbraio 1815. In quei dieci mesi Napoleone trascorse la maggior parte del suo tempo in due residenze: nella Villa dei Mulini a Portoferraio, una palazzina che si ergeva su una scogliera affacciata sul mare, e nella Villa di San Martino, situata nelle campagne a pochi chilometri del medesimo comune.
La prima dimora napoleonica dell'Elba
Giunto nell'isola d'Elba il 4 maggio 1814, in principio Napoleone alloggiò nella Biscotteria: si trattava di un palazzo fatto costruire nel '700 da Cosimo I de' Medici, adibito alla produzione di pane per rispondere alle necessità della città e delle guarnigioni. Non era certo una dimora degna di un imperatore: la mancanza di igiene, la contiguità con gli uffici e la posizione che la esponeva agli schiamazzi cittadini lo irritarono al punto di non potervi soggiornare per più di una settimana. Quindi, trascorsi pochi giorni, Napoleone cominciò ad esplorare la città di Cosmopoli (oggi Portoferrario) in cerca di un'abitazione che soddisfacesse le sue esigenze e così incappò nella Palazzina dei Mulini, nota anche come Villa dei Mulini.
La dimora di Villa dei Mulini
Arroccata su una scogliera tra Forte Falcone e Forte della Stella, questa palazzina prende il nome dai mulini che sorgevano nel luogo in cui fu costruita. Nacque in origine come modesta dimora del giardiniere del governatore di Forte della Stella; successivamente, ai lati vennero costruite delle carceri e la casa del Giudice. Il complesso, a dispetto delle origini umili, incontrò subito l'approvazione di Napoleone: benché mettendo in atto diversi lavori di ristrutturazione e apportandovi numerose modifiche, come la trasformazione del carcere in una scuderia e del granaio in un teatro, l'imperatore scelse Villa dei Mulini come sua residenza. La sua posizione era tanto suggestiva quanto strategica: da lì si poteva scrutare il mare nella direzione della costa italiana, visibile con il bel tempo, ed era possibile vedere tutte le navi in arrivo, amiche e nemiche. Napoleone si trasferì nella Palazzina dei Mulini ben prima che i lavori fossero terminati: si accampava nel giardino e da lì controllava che la ristrutturazione procedesse a dovere. Aveva tanta fretta di lasciare la Biscotteria che pagò metà del salario degli operai e si mise a capo dei lavori. Oggi la Villa dei Mulini è la sede del Museo Nazionale delle Residenze di Napoleone ed è possibile ammirare gli interni, le stanze in cui l'imperatore viveva e lavorava.
La residenza di Villa di San Martino
La Villa di San Martino è la dimora che Napoleone scelse per la vita privata. La tranquilla residenza estiva, costruita nella campagna a pochi chilometri da Portoferraio, è anticipata dalla Galleria Demidoff, ricca di cimeli napoleonici e fatta costruire nel 1851 dal conte Demidoff, marito di una delle nipoti dell'imperatore. La villa, dallo stile architettonico sobrio e lineare, presenta una pianta quadrata e dimensioni modeste, ma racchiude degli interni ricercati, affrescati dal pittore Vincenzo Antonio Revelli: per esempio la sala egizia, le cui pareti sono decorate da geroglifici e piramidi, raffigurazioni delle gesta dell'imperatore e un trompe l'oeil della campagna di Egitto. Al centro si possono ammirare delle piante di papiro all'interno di una vasca a pianta ottagonale. Notevole anche la sala del nodo d'amore, che presenta un affresco di due colombe che, allontanandosi, stringono un nodo, metafora della sua unione con Maria Luisa D'Asburgo. Napoleone non voleva che la Villa di San Martino fosse meno confortevole e maestosa della Palazzina dei Mulini: dedicò grande attenzione anche all'arredamento, alla scelta delle tappezzerie, dei tendaggi, dei mobili. Buona parte degli arredi, tuttavia, è stata portata via dopo il rientro di Napoleone in Francia; al loro posto ci sono delle fedeli ricostruzioni.
Visitare le residenze napoleoniche dell'Elba
Suggestive testimonianze storiche della vita in esilio dell'imperatore, la Palazzina dei Mulini e Villa San Martino sono state ben conservate ed è possibile visitarle ancora oggi; la Villa dei Mulini ospita inoltre il Museo Nazionale delle Residenze di Napoleone. Ammirandone l'architettura, la struttura e visitandone le sale interne sarà possibile respirare l'aria dei tempi dell'esilio napoleonico.