La strada Panoramica Delle Crete Senesi: magia di luoghi fuori dal tempo
Quando si pensa alla Toscana, salgono alla mente immagini di dolci ed ondulate colline solcate da tranquille strade panoramiche dove, ad ogni ora del giorno, i colori mutano a seconda dell’intensità del sole.
Uno dei punti più scenografici di questa incantevole regione è rappresentato dalle Crete Senesi, un territorio dove sono presenti dei fenomeni erosivi come quelli delle biancane e dei calanchi.
La vista che si offre al turista è davvero unica sia durante la primavera dove il verde dei prati fa risaltare il colore bianco delle Crete Senesi, sia in estate dove il color oro del grano emerge prepotente.
Il panorama è caratterizzato da borghi dal sapore medioevale, piccole pievi di campagna, mulini, resti archeologici risalenti all’epoca etrusca che sono come tessere colorate che compongono un mosaico dalle atmosfere rarefatte.
Le Crete Senesi si trovano in quella parte di territorio che si trova a sud-est di Siena dove i campi coltivati contendono lo spazio all’argilla che dà al terreno il caratteristico colore grigio.
La parte più pittoresca è quella che da Siena conduce fino alla cittadina di Asciano, ossia la Strada di Leonina. Lungo questa direttrice è possibile fermarsi su dei punti panoramici dai quali poter ammirare le Crete Senesi inframmezzate da lunghe file di cipressi che incorniciano le bianche stradine di campagna. Uno dei luoghi più interessanti per ammirare il panorama è quello del Poggiarone, da dove si gode una impareggiabile vista sui campi coltivati a colza dal vivido colore giallo che si stacca dalle tante tonalità di verde delle colline che si sovrappongono l’una sull’altra. Il Poggiarone si trova dopo la località Santa Caterina andando verso Asciano.
Altro punto interessante risulta essere Borgo Beccanella, sempre vicino ad Asciano, dove è ubicato un lungo viale incorniciato da alti cipressi che regala un’atmosfera di pace e serenità.
Per la pittorica bellezza le Crete Senesi era un vero e proprio parco fotografico organizzato con tanti luoghi dove sostare per scattare immagini o per realizzare dipinti corredati di panchine in marmo e piazzole pavimentate. Anche se questi elementi di arredo con il tempo non esistono più, rimangono a disposizione gli spazi da dove poter ammirare il panorama e che sono ubicati lungo vie percorribili con auto ma anche all’interno di sentieri che si possono raggiungere a piedi o in bicicletta.
Percorrendo la strada panoramica delle Crete Senesi, si toccheranno deliziosi paesini e borghi che meritano una sosta come Asciano che si trova proprio al centro di questo territorio.
Il paesino, protetto da poderosa mura di epoca medioevale, regala più di uno spunto per risultare deliziosamente interessante a partire dalla Collegiata Sant’Agata che domina la parte alta del borgo, dove si trovano degli affreschi risalenti al XVI secolo.
Se Carducci amò definire Asciano ‘il paese del garbo’ lo si deve ad una certa eleganza che si riscontra nel tessuto urbano. Da visitare il Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra che trova sede nel nobiliare Palazzo Corboli, il Museo Cassioli e l’antico mulino. Da notare che ogni seconda domenica del mese si tiene il Mercatino delle Crete che richiama molti visitatori da tutte le parti d’Italia. Altre manifestazioni caratteristiche sono quelle del Festival di Musica Popolare e il Palio dei ciuchi.
Da non perdere neppure il placido borgo di Buonconvento, inserito tra i più bei borghi d’Italia.
Qui avrete modo di vedere il Museo della Mezzadria che raccoglie oggetti della tradizione agricola del territorio e l’altro interessante Museo di Arte Sacra della Val d’Arbia, che custodisce opere artistiche religiose che sono state raccolte da chiese di campagna e da pievi delle Crete Senesi.
Buonconvento, così denominato per via della sua posizione vicino all’Ombrone e per le sue fertili terre, conserva un significativo tratto delle sue medioevali mura oltre che ad una urbanistica ricca di atmosfere.
La vicina cittadina di Monteroni d’Arbia merita una sosta per via del trecentesco mulino fortificato –oggi perfetta location di eventi culturali- che ancora conserva le macine e la vasca per la raccolta dell’acqua.
Il mulino era unito alla trecentesca poderosa grancia fortificata di Cuna che veniva utilizzata come rifugio per i viandanti e come magazzino per il grano. Curioso anche l’edificio industriale (oggi dismesso) della Tabaccaia, all’epoca uno dei più importanti impianti di tutta Europa.
Da non perdere è la visita di San Giovanni d’Asso, definita capitale del tartufo toscano tanto che qui si svolge l’importante Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi e quella del Tartufo Marzuolo. L’imponente rocca medioevale e una originale chiesa romanica che conserva una cripta dove da secoli si usa rievocare la festa dello Scricchio motivano una sosta prima di raggiungere i borghi adiacenti di Montisi e quello di Monterongriffoli.
La panoramica via che attraversa le Crete Senesi continua con altre mete che, già da sole, meritano una sosta per essere scoperte. Ci riferiamo a Trequanda, al suo duecentesco Castello dei Cacciaconti e alla chiesa in stile romanico all’interno della quale, nel XVI secolo fu trovato il corpo di una donna che –leggenda narra- fu trovato profumato ed incorrotto e che la credenza popolare attribuì alla Beata Bonizzella Cacciaconti morta alcuni secoli prima.
Dopo aver proseguito per il vicino borgo di Petroio, non potete non raggiungere l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore circondata da strapiombi e creste ed accessibile attraverso un ponte levatoio della torre merlata.
Ma la strada panoramica delle Crete Senesi offre anche l’occasione per fermarsi in un ristorante dove gustare le specialità del territorio come il già menzionato tartufo e l’aromatico pecorino stagionato. In stagione è apprezzato il carciofo di Chiusure, dal sapore molto particolare che, a metà aprile, viene festeggiato con la sagra del carciofo che si tiene ad Asciano. Inutile sottolineare l’olio EVO e il vino bianco Val d’Arbia DOC.