Il magico fascino dei luoghi verdiani
Il viaggio come esperienza interdisciplinare
Il viaggio è una scoperta senza pari, grazie alla quale tutti noi abbiamo la possibilità di metterci in gioco e allargare i nostri orizzonti, per assorbire ciò che ci circonda, conoscere nuove culture, vedere luoghi mai visti, vivere costumi a noi sconosciuti e magari ripercorrere i passi dei grandi uomini della storia e della cultura che ci hanno preceduti.
Sotto questo punto di vista viaggiare ci dà la possibilità di unire tra loro diverse discipline e dare vita a un’esperienza a 360 gradi. Visitare un luogo permette di mettere sullo stesso piano e intrecciare in modo affascinante storia, architettura, letteratura, natura e musica.
Proprio per gli appassionati di storia e musica, l’Italia offre alcuni interessanti itinerari che non solo guidano il viaggiatore lungo nuovi percorsi tra i paesaggi suggestivi della nostra bella penisola, ma che gli permettono un’immersione totale nella vita e nel lavoro di uno dei più noti compositori italiani: Giuseppe Verdi.
Qualche cenno biografico
Il nome di Giuseppe Verdi è in primo luogo legato al territorio parmense e alle sue vicinanze. Nasce infatti nel 1813 a Roncole di Busseto (oggi definito Roncole Verdi proprio in onore di questa nascita illustre) dove cresce sviluppando fin da piccolo la passione per la musica. I suoi studi in materia possono essere definiti irregolari e poco ortodossi, poiché non viene ammesso al conservatorio. Continua però nel suo sogno di diventare un grande compositore e numerose opere famosissime oggi ci confermano la riuscita del suo obiettivo. Lo conosciamo per il Rigoletto, la Traviata, l’Aida, il Trovatore, il Falstaff e innumerevoli altre opere che hanno fatto la storia della musica italiana.
Gli itinerari verdiani
Per gli appassionati del compositore parmense, o per tutti coloro che volessero immergersi in un ambiente storico, musicale e paesaggistico meraviglioso, le agenzie di viaggi, nonché molti siti internet, consigliano dei veri e propri "itinerari verdiani", che ripercorrono la vita e le vicende di questo grande della nostra storia, orgoglio della penisola. Il luoghi verdiani sono dislocati principalmente attorno a due grandi città: Parma, zona in cui Verdi è cresciuto e ha sviluppato i primi interessi musicali, nello specifico a Roncole, paese natale, e Busseto, fulcro della carriera del compositore.
Roncole Verdi
L’itinerario verdiano comincia proprio da Roncole Verdi, la frazione di Busseto dove Giuseppe Verdi nacque e trascorse l’infanzia. La sua umile casa è oggi divenuta monumento nazionale che i turisti possono comodamente visitare. Si tratta di un edificio rustico del tutto in linea con l’umiltà del paese e delle origini del maestro. Presso la casa, di proprietà dei Pallavicini, il padre di Verdi gestiva anche un’osteria e una piccola bottega. Proprio nell’anno del bicentenario della nascita del maestro, nel 2013, la casa ha subito un’importante opera di restauro che ha permesso ai turisti di vivere la casa proprio come era ai tempi in cui Verdi vi abitava, con il suo verde giardinetto e l’atmosfera pregna di storia.
Sempre a Roncole Verdi è visitabile la chiesa in cui il maestro fu battezzato, ossia la Chiesa di San Michele Arcangelo, ubicata nella piazza del paese. La Chiesa è protagonista anche di un altro evento della vita di Verdi, ossia l’incursione dell’esercito austriaco a Roncole. In occasione di quel rischio, il piccolo Giuseppe e la madre trovarono rifugio nella chiesa. È in questo luogo, inoltre, che Verdi iniziò a suonare l’organo, istruito da Pietro Baistrocchi.
Busseto
Ci spostiamo poi a Busseto, cittadina che Verdi frequentò molto durante la giovinezza e il tentativo di imparare a destreggiarsi nella musica. A Busseto Giuseppe Verdi ebbe una solida formazione musicale, presso la casa di Antonio Barezzi, un commerciante che amava la musica e che gli insegnò tutto ciò che sapeva. Frequentare Casa Barezzi, che oggi ospita il Museo Barezzi e una preziosa biblioteca storica, fu decisivo per la carriera e la formazione di Verdi, ma anche per la sua vita privata. Lì conobbe infatti la primogenita di Antonio, Margherita, con cui si sposò ed ebbe due figli.
A Busseto si trova anche il Museo Nazionale Verdi, risalente al 2009 e ubicato all’interno di Villa Pallavicino. Nel museo i visitatori possono assistere alla meraviglia delle scenografie delle opere di Verdi e molti altri cimeli relativi alla sua carriera musicale. La Villa ospita anche il Museo Renata Tebaldi, talentuosa interprete di alcune opere del maestro.
Non molto lontano si trova poi il Teatro Giuseppe Verdi, teatro a lui dedicato e costruito tra il 1856 e il 1869. Era stato edificato nonostante fosse già presente un teatro e per questo motivo il maestro non era d’accordo con questa spesa eccessiva. Fu assente alla sua inaugurazione, durante la quale furono allestite alcune sue opere, ma partecipò economicamente alla sua costruzione.
Sant’Agata di Villanova sull’Arda
La maturità di Verdi lo portò a cercare un luogo più tranquillo dove trascondere la propria vita con la seconda moglie, Giuseppina Strapponi. Ciò che contraddistingue questo luogo verdiano è il fatto che gli eredi di Verdi ancora vi abitano, per questo motivo non è interamente visitabile.
Una parte della casa però è disponibile ai turisti, che possono visitare le stanze del maestro e della consorte, lo studio dove Verdi lavorava e molti cimeli storici che testimoniano la vita e il lavoro del grande maestro della musica italiana.
Ci sono molti altri luoghi significativi dove Verdi ha lasciato delle tracce, ma è da Roncole e Busseto che i turisti devono partire, per respirare le atmosfere vissute in prima persona da questo grande compositore.