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“L’ultimo spenga la luce”, un romanzo da leggere tutto d'un fiato

“L’ultimo spenga la luce”, un romanzo da leggere tutto d'un fiato

Sogni, paure, illusioni e delusioni di una generazione che ha caratterizzato la seconda metà del secolo scorso e che ora si interroga sulle scelte fatte e su quelle possibili. Di questa esperienza ci parla Lauretta D'Angelo con un bel romanzo, dai risvolti autobiografici, edito da CIERRE Edizioni e in libreria in questi giorni.

“L’ultimo spenga la luce”: dalla bufera della guerra a quella del ’68. Conflitti, amori e passioni di due donne nella seconda metà del secolo scorso.

20181016 sm2 corpoMilano, ottobre 1962. Rientrando da scuola, Laura – una bimba di dieci anni – trova la madre in lacrime davanti al televisore. La donna, preoccupata per quanto sta accadendo a Cuba dopo l’invasione della Baia dei Porci, teme lo scoppio di un nuovo conflitto a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale che lei e la sua famiglia, come molti altri, hanno vissuto tra mille difficoltà e sofferenze.

Prendendo il via dai ricordi della madre, gli eventi narrati s’intrecciano in una sorta di passaggio del testimone con quelli vissuti in prima persona dalla protagonista.

Sullo sfondo la Milano della seconda metà del secolo scorso, con delle aperture alla realtà tedesca e in particolare a quella di Berlino, dove la ragazza si trasferisce per un periodo di studio. La storia culmina con la partecipazione casuale di Laura, ormai adulta e insegnante di tedesco in un liceo di Milano, alle grandi manifestazioni di Lipsia e Berlino che portarono alla caduta del muro e alla fine di un’epoca.

Se inizialmente il romanzo ha le caratteristiche di una saga familiare che attraversa alcuni momenti storici del XX secolo, nel corso della narrazione Laura diventa la portavoce inconsapevole della generazione dei nati negli anni cinquanta. Una generazione che, dopo essere passata attraverso il decennio del miracolo economico, ha vissuto il ’68, la musica, le ideologie e i sogni che lo hanno accompagnato, assistendo poi al loro crollo e al consolidarsi di una realtà assai diversa da quella che aveva desiderato.

Ispirato in parte a eventi e personaggi realmente esistiti, in un intreccio tra realtà storica e narrazione, nel romanzo rivive soprattutto un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti sociali e di costume, nei quali la protagonista si inserisce con crescente consapevolezza attraversando momenti di profonda sofferenza personale e altri di indimenticabile passionalità.

 

Lunedì, 15 Ottobre 2018. Postato in Life Style

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