Il magazzino ha un impatto importante sull'ammontare complessivo dei costi logistici e sul livello di servizio espresso nei confronti dei clienti (interni od esterni). Dotarsi di un magazzino moderno è divenendo quindi un elemento imprescindibile per la competitività.
Quando si decide di affrontare un processo di revisione funzionale (riprogettazione, riorganizzazione per migliorare l'efficienza, ampliamento, innovamento tecnologico, etc.) non si deve avere, proprio per quanto appena detto, un approccio semplicistico che trascura la portata delle implicazioni che si possono avere a livello economico/finanziario, tecnologico, organizzativo, umano e che sottovaluta le ripercussioni che si vengono a manifestare sia all'interno dell'azienda sia nell'intera Supply Chain.
Il magazzino non deve essere interpretato solamente come una entità fisica (il building in cui vengono stivate le merci); affrontare un progetto di riorganizzazione del magazzino (o progettazione del magazzino) senza allargare l'orizzonte di indagine dalla sfera prettamente fisica a quella organizzativa e gestionale risulta pertanto un approccio parziale, che produce risultati deludenti.
Il metodo per la progettazione del magazzino che descriveremo nel white paper, scaricabile gratuitamente (più di 30 pagine), ha una validità generale anche se siamo ben consci che ogni azienda ha le sue specificità.
La fase più importante per la progettazione del magazzino è lo studio di fattibilità. Lo studio di fattibilità ha come scopo principale quello di paragonare diverse soluzioni (non c'è mai un solo modo per risolvere un problema) organizzative, tecnologiche e di layout dal punto di vista dei costi operativi (OPEX), dei costi di investimento (CAPEX) e delle performance complessive del sistema (inoltre si considerano anche altri parametri più qualitativi ma non meno importanti come il rischio, la flessibilità, la scalabilità, etc.).